Naspi, anche chi viene licenziato ne ha diritto in questi casi: nessuno lo dice ma è così

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Licenziamento - Credit Depositphotos - Tendenzediviaggio.it

Sei stato licenziato e non sai se puoi percepire l’indennità di disoccupazione? Di seguito le categorie che hanno diritto alla NASPI

Sono moltissimi i casi in cui i lavoratori subordinati perdono il proprio impiego, sia per scelta propria che per direttive del datore di lavoro. Nel primo caso si parla di dimissione volontaria, nel secondo di licenziamento che può avvenire per giusta causa o per giustificato motivo.

Fortunatamente, l’INPS predispone un aiuto a favore dei lavoratori che si ritrovano a dover affrontare la disoccupazione. Si tratta della NASPI, ovvero nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego predisposta per tutti coloro che hanno perso il lavoro involontariamente.

L’obiettivo è quello di fornire un sussidio economico mensile fino al momento in cui il disoccupato riesce a ricollocarsi nel mercato del lavoro. Per ottenere tale sostegno è necessario possedere dei requisiti oggettivi, senza i quali la NASPI non è concessa.

Per calcolare l’importo che verrà assegnato è necessario munirsi dell’estratto conto previdenziale, un documento che è facilmente reperibile sul sito online dell’INPS. Inoltre bisogna sommare le retribuzioni percepite negli ultimi 4 anni e dividere il risultato per gli anni di contributi. Il risultato, moltiplicato per 4,33, vi permetterà di conoscere l’indennità di disoccupazione.

NASPI, i casi in cui potrai percepirla

Come abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti, la NASPI è riconosciuta a coloro che hanno perso involontariamente il proprio lavoro. Ad esempio, se hai deciso di dare le dimissioni al tuo capo si tratta di dimissione volontaria e per tale ragione non è previsto il sussidio.

Differente è la situazione per le dimissioni per giusta causa. Anche se volontariamente si è deciso di lasciare il proprio impiego, è probabile che questa scelta sia stata forzata da comportamenti di colleghi, responsabili o addirittura del datore di lavoro. Per questo è prevista la NASPI anche per questa categoria. Ma per chi è stato licenziato per giusta causa, vale lo stesso ragionamento?

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Licenziamento per giusta causa: è prevista la NASPI? – Credit Depositphotos – Tendenzediviaggio.it

Licenziamento per giusta causa: si ha diritto alla NASPI?

Uno dei temi su cui si è maggiormente discusso riguarda il cosiddetto licenziamento disciplinare, ovvero determinato da un comportamento scorretto del lavoratore. A chiarire ogni dubbio è stata una Circolare dell’INPS in cui ha specificato che, anche se per giusta causa, il licenziamento non è un evento volontario.

Per tale ragione non si perde il diritto a percepisce l’indennità di disoccupazione. Naturalmente è necessario che coesistano anche gli altri requisiti oggettivi previsti dalla legge, ma sarà ugualmente riconosciuta la NASPI. In questo caso, il licenziamento porta ad una disoccupazione involontaria, ma potrebbe essere che il datore di lavoro non abbia avuto altra scelta a causa del comportamento illegittimo del dipendente subordinato.