NASPI, in questo caso non ti spetta neanche in caso di licenziamento: ti lasciano per strada senza un euro

NASPI

NASPI, indennità per disoccupazione - Credit Depositphotos - Tendenzediviaggio.it

Per avere diritto all’indennità di disoccupazione è necessario possedere determinati requisiti. Di seguito ogni dettaglio

Perdere il proprio lavoro, che sia per dimissioni volontarie o per licenziamento da parte del datore di lavoro, è sempre una brutta esperienza. L’incertezza per il futuro personale e professionale può avere un impatto negativo anche sul benessere emotivo.

Fortunatamente lo Stato italiano prevede diverse agevolazioni ed interventi a sostegno di tutti coloro che hanno perso il proprio lavoro. Esistono diversi requisiti oggettivi da rispettare, ma sono previste delle indennità per ogni categoria di lavoratore.

Ad esempio per i lavoratori con un contratto di collaborazione è prevista la DIS-COLL. Si tratta di un’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’INPS e riconosciuta ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto.

Anche per i lavoratori autonomi sono previste delle tutele per la perdita temporanea dell’impiego senza subire alcun tipo di discriminazione. Il lavoratore che decide di chiudere la Partita Iva avrà lo stesso trattamento di un subordinato che perde il proprio lavoro.

NASpI, cos’è l’indennità di disoccupazione

Come abbiamo anticipato, lo Stato ha previsto una serie di agevolazioni ed aiuti per tutti coloro che hanno perso il proprio impiego e sono alla ricerca di una nuova professione. Tutte le categorie di lavoratori, dai collaboratori fino agli autonomi, hanno diritto a percepire le indennità di disoccupazione per la perdita del proprio lavoro.

Tra le indennità più comuni c’è la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), ovvero un sostegno riconosciuto ai lavoratori subordinati che hanno involontariamente perso il proprio lavoro. Il requisito principale per assicurarsi il diritto all’indennità consiste nell’essere stati licenziati dal proprio datore di lavoro.

NASpI
NASpI, chi ha diritto all’indennità – Credit Instagram “yourassistinitaly” – Tendenzediviaggio.it

Le categorie che non hanno diritto alla NASpI

La NASpI è l’indennità di disoccupazione che viene erogata dall’INPS per un massimo di 24 mesi ed è riconosciuta a tutti i lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il proprio lavoro, ovvero che sono stati licenziati dal proprio datore di lavoro. Ma chi ha diritto a questo sussidio? Solo coloro che vengono licenziati?

Partiamo dal presupposto che la richiesta può essere presentata dai lavoratori con regolare contratto di subordinazione, da dipendenti della Pubblica Amministrazione a tempo determinato, personale artistico, apprendisti e operai agricoli. Queste categorie hanno diritto alla NASpI, ma devono anche dimostrare di essere inoccupati e di aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti. Non hanno diritto alla NASpI, invece, i dipendenti della Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato, i lavoratori extracomunitari che hanno svolto lavori stagionali, i lavoratori che percepiscono già l’assegno di invalidità ed i dipendenti che presentano i requisiti necessari per il pensionamento.