Sfratto, se inviti a casa tua questa ‘persona’ scatta subito: non puoi farci nulla in questo caso

Sfratto - Tendenzediviaggio.it

Sfratto - Tendenzediviaggio.it (Fonte Adobe Stock)

Se nel tuo appartamento fai entrare questo nuovo inquilino può scattare lo sfratto: ecco cosa prevede la normativa vigente.

Lo sfratto è un atto giuridico tramite il quale il proprietario di un immobile in affitto può intimare al proprio inquilino di riconsegnargli la struttura abitativa concessa in locazione.

Le motivazioni più comuni che possono condurre a tale eventualità sono, ad esempio, la morosità e il termine della locazione.

Il primo caso si verifica quando il conduttore smette di pagare il canone di locazione e le eventuali spese condominiali, anche nel caso in cui il mancato pagamento si riferisca a una sola rata, purché siano passati almeno 20 giorni dalla scadenza.

Nel secondo caso, invece, il conduttore si rifiuta di abbandonare l’immobile dopo la scadenza del contratto, e il proprietario può quindi avvalersi di un procedimento giudiziario che si concluderà con una sentenza emessa dal giudice competente. Esiste un’ulteriore casistica, però, che può sfociare in uno sfratto: vediamo di che si tratta nel paragrafo seguente.

Ecco quando può scattare lo sfratto

Che cosa accade se il conduttore decide di accogliere a casa un animale domestico violando le clausole contrattuali o, peggio ancora, tenendo all’oscuro il proprietario dell’immobile?

Chi risiede all’interno di un’abitazione in affitto è tenuto a mantenere e riconsegnare il locale nelle medesime condizioni in cui l’aveva ricevuto, come stabilito dal Codice Civile. E, sebbene non esista una specifica legge che vieti l’introduzione di animali all’interno dell’abitazione, il proprietario può inserire delle clausole nel contratto di affitto che lo escludono espressamente, e l’inquilino deve attenersi ad esse. È molto meglio, quindi, confrontarsi onestamente con il proprietario dell’immobile e cercare una mediazione, poiché metterlo di fronte al fatto compiuto costituirebbe una violazione del contratto, ed egli potrebbe rivalersi direttamente sull’inquilino inadempiente.

Coppia con un cane in casa - Tendenzediviaggio.it
Coppia con un cane in casa – Tendenzediviaggio.it (Fonte Adobe Stock)

Cosa prevede la legge

Come anticipato, dopo la riforma della legge 220/21, i regolamenti condominiali non possono vietare la detenzione di un animale, ma si tratta di regole che esulano dal contratto di affitto stipulato con il proprietario.

Inoltre, se l’animale domestico – ad esempio un cane che abbaia costantemente – dovesse arrecare disturbo agli altri inquilini del condominio, tale evenienza può condurre a provvedimenti sanzionatori, come previsto dall’articolo 659 del Codice Civile. Per tale ragione, consigliamo sempre di intavolare un confronto sincero e costruttivo con i vicini e il proprietario di casa, in modo da tutelare non solo sé stessi e il benessere dell’animale, ma anche la civile convivenza tra gli inquilini dello stabile.