Tari, in questo caso non va pagata affatto: se lo sei in questa lista stai perdendo soldi inutili
Tari, attenzione a questa grande novità - Tendenzediviaggi.it
Gli italiani si stanno già preparando in vista del pagamento della Tari, ma fai attenzione perché in alcuni casi non è prevista.
La stagione delle tasse sta per iniziare per moltissimi italiani, motivo per cui sta per arrivare anche lei… la Tari, ovvero il pagamento della tassa dovuta per il servizio di gestione dei rifiuti direttamente ai comuni di pertinenza.
Il pagamento della tassa in questione, che rientra nel bilancio comunale, viene regolata dall’Ente secondo un certo margine di libertà, ma molto spesso l’esenzione dal pagamento prevede dei criteri simili tra loro, con qualche piccolo accorgimento.
Si tratta di casi in cui il cittadino richiedente può vedere accettata l’esenzione, ma solo nel momento in cui rispetta i criteri che sono stati stabiliti per evitare così il fatidico pagamento.
Ecco, dunque, in cosa si articola in varie esenzioni e come poter intervenire per avere accesso all’esenzione in questione.
Tari in arrivo, scopri se devi pagarla anche tu
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, la Tari prevede degli sgravi ed esenzioni ma solo per i cittadini che rientrano in alcune specifiche casistiche. Per capire al meglio quanto stiamo dicendo, dunque, basti pensare che per coloro che fanno un uso limitato della propria abitazione, il quale va circoscritto in alcuni periodi dell’anno, può avere accesso a una tassazione ridotto. Un pagamento, quindi, che viene effettuato solo per il periodo relativo di utilizzo.
Il tutto non finisce di certo qui, dato che sono previsti anche dei casi di esenzione dal pagamento della Tari e se rientri nei requisiti eviterai di spendere un sacco di soldi.
Ecco quando non devi pagare la Tari
Nonostante quanto stabilito dai vari emendamenti comunali, a seconda di quanto sancito da ognuno di essi, esistono dei casi specifici in cui la Tari non va assolutamente pagata dal cittadino.
Facciamo riferimento ad una casa disabitata, dove non vi è la presenza di mobili che ne attesta appunto l’inutilizzo e non solo. In questi casi rientra anche una casa ugualmente arredata, ma che non viene usata abitualmente o da molto tempo. Per attestare l’inutilizzo, dunque, l’abitazione non deve avere alcun tipo di contratto stipulato per la distribuzione della rete idrica, fornitura di gas e corrente elettrica. Infine, lo stesso vale anche nel caso in cui la casa sia stata abitata da occupanti motivo per cui richiedente deve attestare al Comune quanto sta accadendo attraverso documentazione relativa alla denuncia o azione giuridica in corso, specificando anche dove si trova l’immobile così da poter aver diritto al godimento dell’esercizio di proprietà.