Tasse, da oggi cambia tutto: se non le paghi il Fisco si viene a prendere i tuoi soldi così

Arriva la svolta sulle tasse con un nuovo intervento da parte del Fisco, se non paghi quanto dovuto stai correndo un grave rischio.

Negli ultimi anni il Fisco non ha dato semplicemente la caccia agli italiani morosi, ma ha anche cercato vari modo che potessero garantire una restituzione della somma in modo pertinente a seconda dei debiti maturati.

La conferma di quanto detto, non a caso, arriva anche dall’introduzione di condoni che hanno permesso agli italiani di pagare parte dei debiti accumulati, vedendone cancellare altri che erano in prescrizione o quelli relativi alle cartelle da 1000 euro in giù.

Il tutto non finisce di certo qui, perché verranno introdotte delle novità che riguardano, appunto, eventuali debiti che il cittadino ha acculato nel tempo, per i quali il Fisco ha deciso di intervenire ancora una volta.

Ecco di cosa si tratta nello specifico e come cambierà il pagamento dei debiti per i cittadini inadempienti, una notizia che ha subito fatto il giro dei media.

Attenzione alle tasse non pagate, ecco cosa stai rischiando

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli anni sono stati effettuati numerosi interventi circa il mancato versamento delle tasse, così come eventuali mancate omissioni di dichiarazioni, bollo, imposte, ecc… Un tempo, il cittadino inadempiente riceveva delle sanzioni che potevano toccare anche le 240% della somma, ma adesso potranno scendere a 120% e puntare al pagamento di 1/3 oppure 1/5 della somma, il tutto a secondo del profilo del diretto interessato che andrà esaminato con molta cura.

Questa possibilità potrebbe arrivare con il nuovo Decreto Maxi Sanzione, al fine di sancire il loro definitivo addio, questo rientra poi in un piano di circa 9 Decreti che andranno ad allestire la prossima Riforma Fiscale, il tutto entro il 2024.

Quali sanzioni tocca la riforma delle Maxi Sanzione

La riforma a cui facciamo riferimento interessa le sanzioni amministrative anche quelle penali, in quest’ultimo caso la pena rimane ma si potrà provvedere a rateizzare la somma dovuta soprattutto nel momento in cui il diretto interessato dimostra il fisco le sue benevoli intenzioni.

L’obiettivo è quello di procedere con maggiori certezze sulle sanzioni applicate motivo per cui si arriva al 70% della sanzione in assenza di requisiti oggettivo soggettivi; mentre qui rientrano quelli di coloro che hanno applicato in modo corretto disposizioni che fanno riferimento a crediti di imposta. In questo caso specifico, poi, si va a sanzioni che partono dal 105% ma che possono arrivare al 140% qualora si parlasse di crediti di imposta ottenuti con frode, ma sarà ugualmente possibile chiedere una riduzione delle sanzioni qualora il diretto interessato si mostrasse disponibile a un adempimento spontaneo.