Tim Burton: le normalità che diventano incubi

Tim Burton, il famoso regista noto per il suo mondo visionario, ha risposto alle domande della stampa durante una conferenza stampa a Torino. L’evento si è svolto nell’Aula del Tempio alla Mole Antonelliana, dove è stata allestita una grande mostra dedicata al suo lavoro.

Burton ha iniziato il suo intervento con un commento sulla città di Torino: “Avevo visitato Venezia e altre città italiane, ma mai Torino. Quando sono arrivato qui, mi sono chiesto come fosse possibile. Questa mostra è qualcosa di potente”. Il regista terrà anche una masterclass nello stesso luogo domani.

Durante la conferenza, Burton ha parlato della sua carriera e delle sue sensazioni personali. Nonostante il suo successo, ha ammesso di sentirsi ancora un po’ un outsider, un reietto, come quando era ragazzo. “Sono stato fortunato ad avere successo fin da subito, ma questa sensazione non mi ha mai abbandonato”, ha spiegato. Secondo Burton, la fantasia è sempre stata importante nel cinema, e la realtà e la fantasia si compenetrano. “La cosa più importante sono le emozioni umane. La fantasia nel cinema mi è sempre sembrata più reale”, ha affermato.

Parlando del mondo del cinema, Burton ha riconosciuto che sta cambiando. Tuttavia, ha sottolineato che le persone continuano ad andare al cinema nonostante la concorrenza della televisione, che si pensava avrebbe soppiantato il cinema durante la pandemia. Riguardo all’intelligenza artificiale, Burton ha dichiarato che tutto stimola la sua immaginazione e che anche l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in modo positivo o negativo.

Il regista ha anche parlato della seconda serie di “Mercoledì”, una serie televisiva basata sul personaggio di Mercoledì Addams. Ha spiegato che ci sono ancora alcune questioni da risolvere prima dell’inizio delle riprese, ma ha espresso la sua speranza che le cose si evolvano positivamente e che la serie venga trasmessa presto. Riguardo alla scelta di proiettare il film “Beetlejuice” durante l’evento a Torino, Burton ha commentato: “Ho quasi finito il secondo film, 35 anni dopo il primo. È una cosa strana in questi tempi. Non l’avevo più visto e ho pensato che fosse il film più adatto”.

In conclusione, Tim Burton ha condiviso la sua esperienza e le sue opinioni durante la conferenza stampa a Torino. Ha parlato della sua carriera, delle sue sensazioni personali e delle sfide attuali nel mondo del cinema. La sua presenza ha sicuramente arricchito l’evento e ha suscitato grande interesse tra i fan italiani.