Cayo Cochinos, arcipelago protetto dell’Honduras, torna protagonista dell’Isola dei Famosi. Ma oggi è anche meta per chi sogna una vacanza diversa, lontano da tutto.
Dimentica resort di lusso e cocktail a bordo piscina. A Cayo Cochinos si dorme in capanne, si cucina sul fuoco e si vive come i naufraghi. Ecco dove va in scena il reality e come andarci per davvero.
Veronica Gentili prende il timone, Pretelli sbarca sull’isola
La nuova edizione dell’Isola dei Famosi parte il 7 maggio su Canale 5. A condurla c’è Veronica Gentili, al suo debutto nel ruolo. Accanto a lei, Simona Ventura fa da opinionista, mentre Pierpaolo Pretelli è l’inviato sul campo, pronto a raccontare giorno per giorno la vita dei concorrenti nel cuore dell’Honduras. La regia resta affidata a Roberto Cenci, nome storico del programma.
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Un cast eterogeneo per un’isola che non fa sconti
I partecipanti di quest’anno sono un mix tra volti noti, promesse e outsider. Ci sono la ex tennista Camila Giorgi, il giornalista Mario Adinolfi, i modelli Ibiza Altea, Carly Tommasini e Leonardo Brum, l’attrice Loredana Cannata, le showgirl Antonella Mosetti e Alessia Fabiani, l’attore Mirko Frezza, il conduttore Omar Fantini, e ancora Dino Giarrusso, Cristina Plevani, Teresanna Pugliese, Patrizia Rossetti, il ballerino Nunzio Stancampiano, Lorenzo Tano, Paolo Vallesi, Angelo Famao, Chiara Balistreri e Samuele Bragelli. Ventuno concorrenti in tutto, divisi in gruppi, lasciati su un’isola a convivere con fame, zanzare, caldo e pioggia.
Vita da reality: zero comfort, solo resistenza
Il meccanismo è sempre lo stesso: vivere con il minimo, fare squadra, superare prove fisiche e mentali, stringere alleanze o rompersi i nervi. Non c’è niente di facile. Si dorme per terra, si mangia quello che si trova e si convive 24 ore su 24. In palio 100.000 euro, metà dei quali vanno in beneficenza. Ma più del premio, qui vince chi non molla.
Cayo Cochinos, dove finisce la mappa e comincia il silenzio
A fare da sfondo al programma è Cayo Cochinos, arcipelago nel Mar dei Caraibi, a nord dell’Honduras. Due isole principali – Mayor e Menor – più una quindicina di isolotti minori, tutti immersi in una riserva marina protetta. Non ci sono strade, solo sentieri. Niente resort a cinque stelle. Sull’isola vivono ancora i Garifuna, una comunità che pesca, cucina sulla spiaggia e resiste ai ritmi del turismo. Su Cayo Menor c’è anche una stazione di ricerca biologica dove scienziati studiano la barriera corallina, una delle più importanti del mondo dopo quella del Belize.
Soggiornarci si può, ma bisogna adattarsi
Chi vuole provare l’esperienza può dormire al Cayo Cochinos Beach Resort, a Cochino Mayor. È una struttura piccola, senza fronzoli, dove non c’è aria condizionata ma un ventilatore e tanto mare. Wi-Fi incluso, pasti compresi, escursioni tra le isole. Si nuota, si va in kayak, si fa snorkeling. Costo: 150 dollari a notte, tutto incluso. Oppure c’è l’alternativa più essenziale: dormire nei capanni del villaggio garifuna di Chachauate. Letto spartano, cucina sulla spiaggia, dentice fritto e aragoste grandi quanto un braccio. Prezzo? 10 dollari a notte. E un tramonto che non si paga.
Ci vuole un po’ di pazienza. Dall’Italia si vola su Roatán, con scalo a Miami o Atlanta, poi si prosegue verso La Ceiba in taxi (25 dollari circa) e da lì con un traghetto per le isole (22-27 dollari a tratta). Chi prenota al resort può usufruire di una barca privata, più comoda e diretta. Una volta arrivati, si capisce subito: qui non c’è finzione, non c’è posa. Solo mare, vento, sabbia vera e silenzio pieno.